Analisi della scena del crimine

La scena del crimine è in grado di fornire informazioni basilari per indirizzare le indagini verso piste investigative idonee al crimine commesso e quindi per individuarne la dinamica, l’autore o la vittima. 

L’analisi della scena del crimine effettuata dallo geoscienziato permette di cercare, interpretare, analizzare ed elaborare informazioni di tipo geografico, ambientale, geologico, geomorfologico, fisico e chimico necessari per definire elementi utili all’indagine. A tal fine la scena del crimine deve essere preservata al fine di poter svolgere in maniera ottimale tutte le fasi della sua analisi.



Metodologie

L'analisi della scena del crimine è diverso per metodo, qualità e scopi a seconda che gli operatori siano investigatori, criminalisti, esperti e tecnici di ricerca tracce o specialisti di criminal profiling. Anche le diverse discipline delle geoscienze forensi necessitano di approcci differenti a seconda dello scopo per cui viene svolto il sopralluogo tecnico e delle finalità dell'indagine.

Tuttavia, a prescindere dalla tipologia del reato e dalle modalità di intervento, il geoscienziato forense parte da un approccio fondamentale, comune a tutte le geoscienze: studiare, conoscere ed interpretare l’ambiente ed il territorio geografico, fisico e geologico nel quale il reato stesso ha avuto luogo, al fine raccogliere adeguate informazioni dall’ambiente per porle nello specifico contesto criminale e nella sua dinamica, effettiva o presunta.

L'analisi del territorio viene svolta in due fasi complementari che vanno dalla macroscala alla microscala:


- macroscala: lettura di carte topografiche e tematiche e analisi del territorio attraverso strumenti quali il telerilevamento (o remote sensing);

- microscala: rilevamento sul luogo al fine restringere il campo di ricerca e localizzazione dei target connessi con il crimine.


Il sopralluogo tecnico in situ comporta un insieme di attività che ha come fine la conservazione dello stato dei luoghi, la ricerca e l’assicurazione delle cose e delle tracce pertinenti al reato, utili per l’identificazione del reo e/o della vittima, nonché per la ricostruzione della dinamica dell’evento e per l’accertamento delle circostanze in cui esso si è realizzato.

Le attività del sopralluogo tecnico sono l’osservazione e la descrizione dei luoghi e delle cose, i rilevi planimetrici, i rilievi video-fotografici, e successivamente la ricerca ed prelievo delle tracce e la loro conservazione.


Tutte le attività indicate vengono svolte nel rispetto delle procedure internazionali adottate dai Dipartimenti di Scienze Forensi.